domenica 10 giugno 2012

Sintesi e definizione a posteriori conclusiva

Tornire, dal greco ποιείν (poièin, "modellare la creta")è l'attività di lavorare al tornio, macchina suddividibile in due tipologie: la ruota del vasaio, utilizzata, appunto, per creare i vasi, e il tornio parallelo, la macchina utensile più diffusa nelle officine meccaniche, utilizzata prima per lavorare il legno e successivamente per i metalli e gli acciai (per approfondire clicca qui).


Il tornire accompagna da sempre l'uomo, anche nella mitologia.

Nell'antico Egitto il dio Khnum ha creato il primo uomo e la prima donna al tornio. Ad Atene, Talus, nipote di Dedalo, inventa la ruota del vasaio.


Citato già da Plinio il Vecchio, Cicerone e Virgilio, il tornire è protagonista di molte opere letterarie e di numerose immagini, stampe e incisioni.


Plumier con L'art de tourner ou de faire en perfection toutes sortes d'ouvrages au tourHulot con L'art du Tourneur Mecanicien e Bergeron con Le Manuel du Tourneur (e non solo) segnano le tappe del passaggio che porta il tornio ornamentale a diventare la macchina utensile più diffusa.


Il tornire si è sviluppato simultaneamente con la tecnologia artigianale, militare, industriale e anche dell' intrattenimento.


Una delle risorse correlate all'attività di tornitura è la potenza necessaria per la lavorazione (basata sull'asportazione di truciolo) di un determinato materiale.


Il tornire è protagonista di alcune scene di famosi film (come Ghost e Titanic) e in un aforisma dello scrittore austriaco Hugo von Hoffmansthal. E' oggetto di numerosi libri e persino francobolli.


Lo sviluppo della tornitura avviene, ovviamente, attraverso lo sviluppo del tornio; da molti anni sono numerosi i brevetti depositati che riguardano migliorie apportate a questa macchina.


E' particolare vedere come è possibile associare il tornire al territorio attraverso un particolare metodo di irrigazione: la Center pivot irrigation.




Una Mappa Concettuale e un Glossario Ragionato


Come si evince dalla mappa, il glossario ragionato da me scelto è basato sulla "tecnologia" del tornire, affiancando ad ognuna di essa il materiale che al meglio la rappresenta.
Analizziamole una ad una.

Tecnologia Artigianale - Legno -

Il tornio nasce come macchina per lavorare il legno, e rimane tale fino agli inizi del XVIII secolo. Ricordiamo, ad esempio, la lavorazione dei tericlei (per approfondire clicca qui, sezione Il mondo romano).

Tecnologia Industriale - Acciaio -
Negli ultimi tre secoli la lavorazione del tornio si è spostata quasi completamente dal legno ai metalli, ad esempio il ferro (utilizzato per le ruote delle locomotive) e, successivamente, all'acciaio (che, ricordiamo, è una lega Fe-C). Ancora oggi la lavorazione al tornio dell'acciaio è alla base della maggior parte delle officine meccaniche.

Tecnologia Militare - Bronzo -
Il bronzo è stato per molto tempo il materiale più utilizzato per la produzione dei cannoni. Proprio l'Arsenale di Torino era famoso per la lavorazione di alesatura di questi con un processo chiamato "tenivellatura", che per la sua efficacia venne copiato e diffuso in tutta Europa.

Tecnologia dell' «Entertainment» - Avorio -
Per molti anni è stato valorizzato l'aspetto "ludico" del tornio attraverso il tornio ornamentale (di cui abbiamo parlato qui). Per questo "giocattolo reale", uno dei materiali più usati per essere lavorato era proprio l'avorio.

I Protagonisti del tornire

Plumier, Hulot e Bergeron sono autori di tre importantissime opere sul tornio (ne abbiamo già parlato qui).
L'importanza è data dal fatto che essi segnano le tappe dell'evoluzione di quella che sarà la macchina utensile più diffusa nelle officine meccaniche.

Col passare degli anni il tornio, dalle botteghe, si sposta nelle corti. Nasce il tornio ornamentale.
Si tratta di un costosissimo giocattolo utilizzato per fabbricare oggetti caratterizzati da numerose decorazioni ed evoluzioni cicloidali. Rodolfo II, Federico V di Danimarca, Carlo Emanuele III, Luigi XVI, sono solo alcuni nomi dei sovrani che si dilettavano al tornio ornamentale.

Mercklein, nel 1780, progetta proprio per Luigi XVI un "tour à guillocher", che permette di far ruotare il pezzo con un moto oscillatorio (o ellittico).
Ecco due video esplicativi sul funzionamento del tornio di Mercklein (dall'archivio del Museé des Arts et Métiers di Parigi).







Altri protagonisti da ricordare sono Jacques de Vaucanson che inventa il tornio a lunetta mobile, e Ludwig Loewe per il suo tornio "per tagliare le viti", dotato di torretta a revolver. 

domenica 3 giugno 2012

La potenza di taglio

Oltre alle "classiche" risorse necessarie per l'attività di tornitura (ad es. l'energia elettrica), è interessante soffermarsi su una molto particolare: la potenza di taglio.

Nelle lavorazioni di tornitura la forza    necessaria per asportare il truciolo vale:

in cui:
- p rappresenta la profondità di passata;
- a rappresenta l'avanzamento;
Profondità (p) e Avanzamento (a).
 è il carico di strappamento unitario, cioè la forza necessaria a strappare un truciolo di sezione pari a 1 .
-  r è un coefficiente di correzione dovuto al fatto che la forza non aumenta proporzionalmente alla sezione;
- h è un fattore di correzione che dipende dal materiale in lavorazione.

La potenza di taglio   (espressa in )   vale:



La lavorazione è possibile se la potenza del motore    è superiore alla potenza richiesta; deve essere soddisfatta la relazione:


In cui    è il rendimento della macchina, dipendente dallo stato d'uso, e si assume pari a

Il tornire sul grande schermo

E' qui proposta la scena più famosa del film Ghost (1990) di Jerry Zucker (per maggiori informazioni clicca qui), in cui i due protagonisti, Sam (Patrick Swayze) e Molly (Demi Moore), modellano l' argilla alla ruota del vasaio.




Tratto da Titanic (1997), di James Cameron (maggiori informazioni qui), in questo stralcio l'anziana Rose (Gloria Stuart), mentre apprende la notizia del ritrovamento di una cassaforte nel relitto del transatlantico più famoso della storia, sta creando un vaso al tornio.

I brevetti sul tornire

Ecco alcuni brevetti riguardanti il tornire:

- Mandrino per tornio (1882), di Charles Pakham, US262612.

- Tornio automatico (1938), di Karl Tessky, US2124216.

- Tornio copiativo (1972), di Jose L. Cortez, US3635265.

- Sistema di bloccaggio per utensili (1985), di Abe S. Watamura, US4520701.

- Variatore di velocità per la ruota del vasaio (1975), di John A. H. Edwards,   US3894830.

- Sistema e metodo di centraggio dell' argilla sulla ruota del vasaio (2008),
  di D. Griffin e D. Naragon, US 2008/0290540.


Un Abbecedario sul tornire

A come     Alesatura
B come     Brida
C come     Contropunta
D come     Disco (menabrida)
E come     Eccentrico
F come     Filettatura
G come    Gola
H come    Hulot
I come      Invito
L come     Lunetta
M come   Mandrino
N come    Newton (Casa produttrice di torni)
O come   Ottone
P come    Profondità (di taglio)
Q come   Quantum (Casa produttrice di torni)
R come   Revolver
S come    Sfacciatura
T come   Truciolo
U come   Utensile
V come   Vaso
Z come   Zigrinatura

Il tornire nella mitologia

Mitologia egizia.


Nell'antico Egitto il dio custode delle sorgenti del Nilo era Khnum. Viene raffigurato con la testa d' ariete. Oltre a custodire il fiume sacro, Khnum è anche "il creatore", che con il tornio ha creato il primo uomo e la prima donna.
Per approfondire clicca qui.
Khnum tornisce l'uomo.



Mitologia greca.


Nella mitologia greca Dedalo è un artigiano ateniese dall' ingegno poliedrico. Proprio ad Atene lavora con il nipote Talo (o Talus); presto, però, l' allievo supera il maestro. Numerose sono le invenzioni del giovane: la sega, ispirandosi alla dentatura di un serpente (o alla pinna dorsale di un pesce), il compasso e il tornio da vasaio. Pervaso dalla gelosia, Dedalo tenta di uccidere suo nipote gettandolo dall' Acropoli della città, ma la dea Atene, amante dell'ingegno di Talo, lo trasforma in una pernice salvandolo dalla morte.

Pernice.

sabato 2 giugno 2012

Il tornire nei luoghi

In questo post verrà trattato un particolare argomento: come il tornire si è inserito nei luoghi e nel territorio.
Sembrerà strano, ma a rappresentarne un originale esempio è una tecnica di irrigazione.
E' l' irrigazione a perno centrale (Center pivot irrigation), in cui un lungo braccio innaffiatore (sorretto da ruote), che ruota grazie a un perno, conferisce questa particolare forma al campo.
Molto utilizzata negli Stati Uniti (Kansas, Nebraska, Arizona), questa tecnica si è sviluppata addirittura nel deserto del Sahara, in cui grandi campi di 820 metri di diametro sono visibili anche dallo spazio.
Una vera e propria tornitura del territorio.
Cufra (Libia).

Kansas (USA).

Bir Umran (Libia)

(Per interagire con le mappe, utilizza gli appositi comandi.)

mercoledì 16 maggio 2012

Una "striscia" sul tornire


"Il Vasaio", di Naomi Foschi.

Il tornire nei francobolli

Italia:

Vasaio all'opera. Poste Italiane, 1950.
Algeria:

Tornitura. Postes Algerie, 1965.
Cina:

Lathe
Tornio. Cina, 1966.

Cecoslovacchia:

stock photo : CZECHOSLOVAKIA - CIRCA 1954: A stamp printed in Czechoslovakia, shows Lathe operator, series, circa 1954
Tornitore al lavoro. Cecoslovacchia, 1954 (circa).
Mongolia:

Mongol at lathe
Tornitore. Mongolia, 1932.
India:

Giovane al tornio. India, 1961.
Repubblica democratica tedesca (DDR):

Centre lathe
Tornio. DDR, 1973
Unione Sovietica:

Operai al tornio. URSS, 1957 (circa).

venerdì 11 maggio 2012

Alcune copertine

  
Ecco delle copertine di libri e trattati sul tornire.
  

      



 

L'arte del tornire nella narrazione e nella trattazione

La narrazione, sin da tempi molto antichi, ha trattato il tema del tornire. 

Il mondo romano
Nel mondo romano Virgilio (I secolo d.C.) nelle Georgiche (II, vv. 449-450) scrive:

«...tiliae leves, aut Torno raxile baxum
formam accipiunt, ferroque cavantur acuto...»
(...Anche i lievi tigli o il bosso, lavorabile al tornio
prendono forma mentre sono scavati dal ferro tagliente...)

Plinio il Vecchio e Cicerone documentano l'uso del tornio anche per i bicchieri intagliati, chiamati tericlei, derivante (probabilmente) da Tericle, il nome dell'artefice che eccelse in questa lavorazione.

Il Medioevo
Nel 1122 (circa) Theophilus presbyter scrive una sorta di "ricettario" in cui illustra, tra tutte le altre, l'arte del tornire.

Il Rinascimento
In questo periodo numerose sono le opere che trattano integralmente il tornire. Più precisamente, nel 1568, Hartman Schopper, pubblica in Germania, a Francoforte, il libro Panoplia Omnium con 154 xilografie sui vari mestieri descritti in versi latini. Così è presentato il tornitore:

Tornarius

...Torno meo torno, quicquid habere voles?
(col tornio, col mio tornio che cosa vorresti avere?)

Pyxidas innumeros hominum formamus in usu
(facciamo vasi per innumerevoli usi)

Immensa quae non utilitate carent...
(e tutti gli oggetti di straordinaria utilità)

...Hic pila conficitur, mira volubilis arte,
(qui si sta tornendo una magnifica trottola)

Huc illuc baculis fortibus icta salit...
(che spinta da robusti bastoncini salta di qua e di là)

Caso eccezionale in tutta Europa è quello di Nehemiah Wallington (1598-1658), tornitore londinese che scrive di se stesso, della sua bottega e del suo lavoro. Ha lasciato una raccolta di oltre 2600 pagine di note, documenti e memorie scritte. Purtroppo non ci sono notizie sul tornio e la tornitura, erano infatti dei veri e proprio segreti professionali custoditi gelosamente.

Il Settecento
Non può ovviamente mancare nell' Encyclopédie di Diderot e D'Alembert una voce riguardante il tornio e il tornire.
Nel 1701 viene pubblicato a Lione il trattato L'art de tourner ou de faire en perfection toutes sortes d'ouvrages au tour (L'arte della tornitura o del fare alla perfezione ogni tipo di oggetto al tornio), di Charles Plumier. Il libro è composto da oltre 200 pagine e 80 tavole illustrative.
Il 1775 è l'anno de L'art du Tourneur Mecanicien, opera di Hulot.
Alla fine del secolo, precisamente nel 1796. Bergeron pubblica Le Manuel du Tourneur.


lunedì 30 aprile 2012

Iconografia del tornire

Ormai è risaputo: spesso un'immagine vale più di mille parole. Scopriamo come il tornire è stato protagonista di immagini, incisioni, dipinti e stampe, dall'antichità fino ai giorni nostri.

Il nostro viaggio comincia nell'antico Egitto, infatti risale al 300 a.C. una delle prime immagini raffigurante un tornio.
Immagine  in una tomba egiziana, 300 a.C.
Nell'immagine si nota l'uomo sulla sinistra tenere in mano un utensile da taglio, l'uomo sulla destra sta facendo ruotare il pezzo "avanti e indietro" con una cinghia (o una corda).

Passiamo adesso al Basso Medioevo, periodo dal quale ci sono rinvenute numerose stampe e incisioni con protagonista l'arte del tornire.
Tornitura dell'argilla. Incisione tratta da
"I tre libri dell'arte del vasajo" di C. Piccolpasso.
Tornitura di una coppa di legno su tornio a balestra.
Manoscritto francese, XIV secolo.
Germania: lavorazione di tornitura, 1395.
Jacques Besson: Theatrum Instrumentorum, pag. 8.
                                          (Per una consultazione integrale, clicca qui)                                         
Tornitura a rotazione continua, 1568.
L'ultima immagine è di notevole importanza. Il pezzo sul tornio non ruota più "avanti e indietro", ma la rotazione continua è garantita da una grande ruota (che si vede nello sfondo) azionata da un operaio.

XVIII Secolo. Numerose immagini del tornire sono contenute nella celebre Encyclopédie (e non solo). Eccone alcune:
Laboratorio specializzato nella tornitura di viti.

Tornitura del legno
(notare la grande ruota sullo sfondo).
Laboratorio di tornitura ed esploso di un tornio.
Tavola tratta da "L'art du tourneur mécanicien"  p. Hulot, 1775.

Nel 1949 Fortunato Depero, uno dei più eclettici artisti

domenica 1 aprile 2012

Aforisma del tornire

 “Una piuma può tornire una pietra se la muove la mano dell’amore”

Hugo von Hofmannsthal

sabato 31 marzo 2012

Intorno alle macchine... Tra passato, presente e futuro

Tornire è, come si è detto, l'attività di lavorare al tornio. È quindi necessario spendere qualche parola per questa macchina che accompagna l'uomo da millenni.


Il primo tornio si trova nelle botteghe dei vasai, la cosiddetta "Ruota del vasaio". Inizialmente era alimentato "a piede", successivamente venne accoppiato con un motore elettrico.

Sullo stesso principio di funzionamento (il pezzo da lavorare viene posto in rotazione) si basa la macchina utensile più diffusa nelle officine meccanica: il tornio parallelo.
Il pezzo da lavorare viene, appunto, messo in rotazione e un utensile, comandato dall'addetto attraverso dei volantini, lo lavora.


Negli ultimi anni si è sviluppato il Tornio a Controllo numerico (o semplicemente Tornio CNC) in cui tutte le operazioni sono automatizzate e gestite da un computer. L'unica azione "umana" è quella di stilare il programma con le istruzioni che la macchina dovrà eseguire.


venerdì 30 marzo 2012

Conoscere prima di cominciare

Il modo migliore per cominciare ad approfondire una parola è sicuramente andarne a trovare il significato, l'etimologia, i sinonimi, i derivati.
Quella da me scelta è tornire, inziamo a conoscerla.

Il termine tornire indica semplicemente l'attività di lavorare al tornio (etimologia completa).

In greco antico la parola che significa "modellare la creta" (ma anche "fare") è ποιείν (poièin): il vasaio, dalla creta ("dal niente"), riesce a ottenere un vaso che, con la cottura, conferisce durezza e durata a quest'umile materia.


Alcuni sinonimi sono:

  • Affinare;
  • Rifinire;
  • Levigare;
  • Arrotondare;

Le parole derivate da "tornire" sono:


Altro elemento utile a conoscere davvero a fondo un termine è la sua traduzione nelle altre lingue, vediamone alcune:

  • Inglese:           To turn (on a lathe);
  • Tedesco:         Drehen ;
  • Spagnolo:       Tornear;
  • Francese:       Tourner;
  • Albanese:       Tornoj;
  • Arabo:            وتطرق ;  
  • Cinese:           車削;     
  • Giapponese:   ターニング;  
Per ascoltare la corretta pronuncia si consiglia questo link.

Lemmi associati:

  • Utensile:
  • Truciolo;
  • Rotazione;
  • Sgrossatura;
  • Finitura;


Il simbolo della tornitura
(rappresentazione di Oscar Vento)